Pubblicato in: Viaggiando nel Tempo

Viaggiando nel Tempo ho parlato con Clarice

Carissimo/a history lover, buon momento!
Il sondaggio di settimana scorsa ha parlato facendo trionfare nuovamente l’epoca medievale e garantendole una settima stellina. Nella sfida tra le epoche storiche non so chi potrà fare meglio. Comunque… Buona lettura!😉


Il medioevo è un periodo storico molto vario. Come ho detto in diverse occasioni è un tripudio di luci e ombre caratterizzanti che in qualche modo lo hanno reso uno degli archi temporali più graditi del nostro passato. Comunque, nonostante mi sia fissata con la serie televisiva Isabel, non posso evitare di pensare a un altro personaggio del periodo: Clarice Orsini, moglie di Lorenzo Il Magnifico e comparsa dello sceneggiato I Medici. A rigor di logica sarebbe stato più semplice parlare di lui ma, come me ben sai, mi piace portare alla memoria personalità meno blasonate e pur sempre importanti. Anche questa donna, proprio come Giovanna di d’Aviz, è poco ricordata per via della esigua valenza storica, ma è stata essenziale in diverse occasioni ed è stata la madre anche di un Papa.

«Clarice Orsini è stata una nobildonna di Monterotondo divenuta signora di Firenze per matrimonio. Di lei si sa che fosse una donna pia dall’aspetto gradevole e una moglie fedele.»

La scrittura del post viene interrotta dal familiare intorpidimento che mi annebbia la vista e stordisce i sensi. Chiudo le palpebre e massaggio le tempie per attenuare le fitte e trovare sollievo mentre la mia mente mi propone il solito quesito apprensivo che mi scombussola: dove andrò questa volta?
Una folata di vento mi frusta il viso costringendomi ad aprire le palpebre e a puntare gli occhi su un ampio camino dal fuoco rigoglioso, che getta riverberi particolari sulle pareti adorne. Mi muovo con calma per raggiungere la fiamma, ma una voce femminile mi blocca sul posto, «Chi siete?»
Al suono inatteso della domanda non posso evitare di sussultare prima di cercare la proprietaria di tale tono. La trovo ferma davanti a una finestra spalancata, con i lunghi capelli ramati che le turbinano intorno al corpo e le braccia strette intorno alla vita sottile. Nonostante la penombra riesco a scorgere la tristezza nelle sue iridi scure e nei lineamenti del volto gentile.
«Chi siete?» ripete, voltandosi completamente nella mia direzione. «Chi vi manda?»
«Nessuno, mia signora» rispondo contrita, non avendo la minima idea di chi sia.
«Siete certa che non vi abbia mandata Madonna Lucrezia per convincermi?» incalza senza astio, ma con evidente resa.
«Non conosco alcuna Madonna Lucrezia» replico sicura, però, mentre la vedo muoversi verso di me, mi sovviene un dubbio.
E se fosse Clarice? Mi domando con ragione. La descrizione tramandata nei secoli in parte la rappresenta e la donna a cui si riferisce potrebbe essere tranquillamente la madre di Lorenzo.
«Siete Clarice Orsini?» le chiedo senza particolare deferenza ed ella sorride di rimando.
«Sì, lo sono. Voi, invece?»
«Sono Lucia.»
«Lucia?»
«Lucia e basta», spiego, «la mia famiglia non è importante.»
«Il lustro non lo dà il cognome, Lucia, ma le persone che lo portano.»
«Può darsi» annuisco, condividendo in parte il suo pensiero.
«No, è così vi dico», insiste con un accenno di sorriso, «cosa ne sarebbe degli Orsini, se non vi fossero tanti prelati nella sua storia?»
«Vero, ma io vi chiedo, vi sarebbero tanti uomini di Chiesa al potere se non avessero Orsini come cognome?»
Clarice mi guarda senza rispondere. Sembra riflettere attentamente sul mio quesito, ma purtroppo non riesco a udire la sua risposta perché, così come sono arrivata, ritorno nel futuro.


Spero ti sia piaciuto anche questo mio viaggio 😀
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