Carissimi History Lovers, buon momento!
Oggi, voglio portare alla vostra attenzione un libro che ho appena finito di leggere dal titolo: La Legione venuta dal mare
Autore: Ivan La Cioppa
Genere: racconto storico (antica Roma)
Tanto per darvi un’idea:
“Mi chiamo Caio Flavio Aquila e sono nato a Capua le idi di settembre dell’anno 817 dalla fondazione di Roma. Mio padre Numerio era un venditore d’olio e mia madre Epidia lo aiutava nella sua attività. Molti si chiederanno perché il mio cognome sia Aquila. Beh, non vi sono gesta eroiche né origini leggendarie dietro. La verità è che mio nonno Vibio aveva un naso sorprendentemente lungo e appuntito e sembrava veramente quel nobile uccello simbolo del nostro Impero”
Estratto
Trama: Sono tempi incerti per l’impero romano. L’imperatore Nerva non ha le capacità per governare e il generale Marco Ulpio Traiano cerca di fare il possibile per difendere il limes danubiano. Approfittando di questa situazione precaria, i barbari sono diventati irrequieti lungo le sponde del Danubio. Ai soldati della leggendaria Legio I Adiutrix, stanziata a Brigetio, è demandato il compito di combattere gli infidi Iazigi e salvare alcuni commilitoni catturati. Il decano Caio Flavio Aquila e i suoi compagni, sprezzanti del pericolo e con un diverso modo di combattere rispetto agli altri soldati di Roma, lotteranno strenuamente e faranno onore all’aquila della propria legione.
Ecco le mie considerazioni:
Partiamo dall’inizio.
Il titolo è pertinente, la cover è evocativa e la trama è chiara.
Il racconto che ho letto, 90 pagine circa, è un’opera prima di Ivan La Cioppa.
La lettura è stata scorrevole e immersiva. La narrazione in prima persona mi ha aiutata, per l’appunto, ad immergermi nella Storia e nell’azione.
Fin dalle prime pagine ho percepito l’ambientazione storica e lo stile di vita all’interno della Legione.
L’autore ha dimostrato una pratica conoscenza del periodo messa in risalto dallo stile chiaro. La prima persona e la brevità ha reso la narrazione incalzante.
La caratterizzazione di Caio Flavio è ben fatta e si riesce a condividere con lui e i suoi compagni, gli eventi.
Il mio parere è positivo.
(Vorrei dire altro ma cerco sempre di evitare gli spoiler)
Ecco quanto mi è piaciuto: 👑 👑👑👑
In conclusione, posso dire che la storia di Ivan La Cioppa è stimolante e conduce abilmente il lettore indietro nel tempo.
Segnalazione: questo libro è adatto per coloro che ama l’Antica Roma, i legionari e le battaglie.
Per chi fosse curioso di leggerlo lo trova qui.
Alla prossima!
Una bella ambientazione…però non mi convince molto l’affermazione dell’autrice nei confronti del governo di Nerva (96-98 d.C.) che fu considerato un imperatore molto accorto e saggio, anche se ormai anziano. È vero che aveva fiducia in Traiano, tanto è che fu questi a succedergli nella carica imperiale, inaugurando il periodo forse più felice di Roma, ossia quello degli «imperatori adottivi».
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Ciao Domenico, vediamo se Ivan ci verrà a dire le sue considerazioni.
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Ciao Domenico. Nerva fu di certo un ottimo governante ma cio’ che gli mancava era il carisma e la fermezza che doveva contraddistinguere un imperatore romano a capo di una compagnine statale sull’orlo del collasso politico. E a riprova di cio’ vi e’ il fatto che non riusci’ a tenere il potere per piu’ di un anno e fu addirittura costretto a riconfermare Eliano come prefetto del pretorio.
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Ciao Ivan, spero di non sembrare inopportuno se ti faccio notare che Nerva fu imperatore solo per circa un anno e mezzo (da settembre del 96 al gennaio del 98) perché era anziano (almeno per gli standard romani) e morì a 68 anni. In bocca al lupo per il tuo romanzo!
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Ciao Domenico. Nerva fu di certo un ottimo governante ma cio’ che gli mancava era il carisma e la fermezza che doveva contraddistinguere un imperatore romano a capo di una compagnine statale sull’orlo del collasso politico. E a riprova di cio’ vi e’ il fatto che non riusci’ a tenere il potere per piu’ di un anno e fu addirittura costretto a riconfermare Eliano come prefetto del pretorio.
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Ciao Domenico. Non sei affatto inopportuno. Lo so che Nerva non e’ stato imperatore per un anno preciso. Volevo solo far notare che non riusci’ a tenere il potere a lungo. Ti ripeto che ho stima di Nerva perche’ fu un governante accorto e onesto. Cio’ non di meno, l’Impero aveva bisogno di un imperatore di altra tempra e carattere.
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Ciao Ivan, condivido la stima nei confronti di Nerva…quello che volevo evidenziare nel mio messaggio è che Nerva non ebbe l’occasione materiale per imbarcarsi in grandi azioni, essendo già anziano quando prese la porpora e vivendo di conseguenza per poco tempo. Se avesse vissuto di più, avremmo avuto più elementi per giudicarlo…
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